Il Naga è un’associazione di volontariato laica e apartitica che si è costituita nel 1987 allo scopo di promuovere e di tutelare i diritti di tutti i cittadini stranieri, nonché dei così detti nomadi, senza discriminazione alcuna. Riconosce nella salute un diritto inalienabile dell’individuo, il cui motto é "non mi interessa il tuo stato di provenienza, mi interessa il tuo stato di salute".
Grazie all’arte-terapia appresa da Baba Bedi ho potuto conoscere un mondo a me sconosciuto e, con grande soddisfazione mia e degli utenti, praticarla ogni sabato per sei anni.
La soria inizia così..
Nell’anno 2005 la scultrice Marisa Vanetti, che mi ha preceuta nella collaborazione con Sassetti Cultura Isola d’Arte di Milano, mi comunica che al Naga sono in cerca di un’arte terapeuta per il loro Centro Har e mi invita a presentarmi a Italo Siena, il fondatore dell’Associazione Naga. Vado da Italo e, a seguito di alcuni colloqui, lui mi chiede di condurre un laboratorio di arte terapia per i rifugiati e le vittime della tortura nel Centro Har, uno dei gruppi del Naga, con sede propria in Via Grigna a Milano.
Il 6 febbraio del 2006 inizio il mio volontariato al NagaHar come conduttrice e responsabile del laboraorio di arte terapia al NagaHar, con il compito di inviare report, di almeno cinque casi trattati a Ginevra per la resituzione dei fondi F.E.R. (Fondo Europeo per i Rifugiati) erogati per la riabilitazione dei rifugiati vittime della tortura.
Gli incontri erano organizzati dalle 14 alle 16 di ogni sabato, e non immaginando una tanto numerosa e partecipata affluenza, al secondo appuntamento ho chiesto di portare un'assistente: Irma Broer, l'unica che all'epoca avevo formato sia in Tecniche Vibrazionali che in arte-terapia del silenzio.